La mia Famiglia
Figlio di un bresciano di Gambara (Battista) e di una trentina di Vermiglio (Daldoss Vittoria), sono il secondo di cinque figli (Paolo, io, Luciano, Roberto, Angelo).
Dei miei genitori ho scritto due lettere pubblicate dai giornali bresciani.
Nell’82 sposo MARINELLA (la donna della mia vita). Mi dona tre figli che definisco prototipi. Donna, Moglie, Madre, Figlia e Amica.... Mari è Mari.
Giovanni nato nell’85 non è razionalmente presentabile. Giovanni è Giovanni e basta. Se dovessi cercare un’immagine naturale dovrei trovarla solo nelle cascate della Val di Rabbi. Naturali e impetuose. Sensibilità da vendere. Fantasia senza limiti. Il resto va composto come un puzzle.
Anna Maria nasce nell’ 87 si laurea come se stesse in una discoteca in Ingegneria Gestionale. Vive un’intensa esperienza a Londra. Vita, studio e lavoro la rendono donna solida e di grande qualità. Oggi ha avviato un Master promosso da ENEL.
Marta segue a ruota nel 91. Si è brillantemente diplomata. Fine del percorso liceale. Adesso è sulla soglia di concludere l’avventura universitaria. Ha scelto Economia e Commercio. Nessuna nostra influenza sulle scelte, valgono di più i consigli di suo fratello e di sua sorella.
I figli portano anche il cognome di mia moglie Dettoni (e di suo padre Agostino profugo istriano). La discendenza sarebbe finita.
La nostra è un modello di casa senza porte. Di qui passano eserciti di giovani amici dei miei figli, ma fatto ancor più importante, da quindici anni i miei suoceri sono stati parte viva della famiglia. Anna, la mamma di Mari, è venuta a mancare nell’ottobre del 2009, dopo un lungo periodo di accompagnamento del progredire del tumore. E’ venuto meno in casa il suo sensibile, intelligente e amorevole sguardo. Gusti (Agostino) l’ha raggiunta da due anni. I miei genitori, invece, vivevano da soli. Il papà Battista è morto nel 2003 e mia mamma Vittoria continua a vivere nella sua casa remore di immani sacrifici perpetuati lungo tutto l’arco della sua esistenza. Esempio raro di forza.
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