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IO VOTO SI'

 

 

Non passa giorno che scambi accesi fra questo e quel leader rappresentino un clima infuocato da "guerra" politica.

Non mi addentrerò nelle ragioni del mio SI' convinto al referendum, registro solamente che dal 1989 ad oggi quest'Italia ha vissuto momenti di governabilità rallentata grazie a quel modello democratico e politico vecchio e anchilosato.

Chi dice di votare no, forse dovrebbe recuperare tutto quel lungo cammino riformista che si è consumato in più di venticinque anni di proposte affondate in migliaia di riunioni ufficiali, accordi, e patti a cui hanno partecipato senza peraltro riuscire a cavare un ragno da un buco. E non vale la difesa del merito della proposta riformista perchè troppo riflesso di interessi dei singoli partiti o peggio ancora delle aspettative di qualche esponente politico. 

Il referendum non di questo o quel Leader è dell'Italia e se anche questa volta non cambieremo non potremo certo auspicare che si ripresenti un'altra opportunità in tempi ragionevoli e brevi.

Oggi di fronte a questa proposta dico: "Meglio una riforma perfettibile che il solito sproloquio di impegni riformisti inevasi".

Io voto Sìììì.

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